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Bombay Velvet ->>> http://urllie.com/ovg87

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

In Bombay Velvet, Anurag Kashyap - passando da una scala mid-budget-indie a quella mainstream senza esclusione di colpi - fa eccezionalmente bene.Mentre i titoli di coda si aprono, una sorpresa nostalgica degli anni '90 ti saluta sullo sfondo della colonna sonora di Amit Trivedi, e il mondo di Bombay Velvet diventa tuo prima che tu possa battere le palpebre. L'atmosfera è inebriante; le scenografie, i costumi e la portata sono ben al di là di tutto ciò che è stato fatto finora a Bollywood. Il film dovrebbe prendere in prestito dal libro di Gyan Prakash, Mumbai Fables, che è uno sguardo alla storia recente della città. Ma Bombay Velvet non è un sermone storico. È una storia d'amore, pura e semplice. Ranbir Kapoor è Johnny Balraj, un pugile diventato gangster. È un ruolo appariscente e ha un aspetto magnifico in un giubbotto da boxe. Sembra anche molto bello mentre fa una chiacchierata con Rosie, la ragazza dei suoi sogni, interpretata da Anushka Sharma, che è altrettanto attraente. Poi c'è Karan Johar nei panni del malvagio barone del giornale Khambatta, che tira fuori un'improbabile, incontrollabile risatina quando meno te lo aspetti, e Satyadeep Mishra nel ruolo del compagno di Balraj, Chimman, che può possedere lo schermo con il solo sguardo fisso. Nella seconda metà di Bombay Velvet, c'è una sequenza caratterizzata da un massiccio accumulo di musica, illuminazione e musica, che si sviluppa in un abbagliante scatto al rallentatore di un uomo vendicativo che spara due pistole al rallentatore. Le pareti sono piene di buchi, i mobili esplodono in pezzi: è così potente che sembra che stia irrorando il mondo intero con spitfire. Finisce per uccidere due persone irrilevanti e senza volto e si rimane a chiedersi a cosa serve l'accumulo. Questa scena riflette accuratamente l'essenza della seconda metà di Bombay Velvet e l'effetto che ha sul pubblico. Dopo l'intervallo, la trama svanisce e Kashyap si dedica a rendere tutto più bello, ma a perdere di vista la narrativa. per maggiori informazioni visita: http://bit.ly/1Hktmkw
Spoiler gratuito.

Ti ricordi di nuovo nel 1999, quando George Lucas (quasi) non si rese assolutamente conto di ciò che aveva reso così grandi i suoi film di Guerre stellari, con Star Wars Episodio I: La minaccia fantasma?
< Per quanto mi dispiaccia ammetterlo, lo stesso caso vale per Anurag Kashyap e questo film. Certo, è ambizioso, i set sono enormi e meravigliosi, i valori di produzione sono piuttosto alti, e il film non sembra mai a buon mercato visivamente. Kashyap ha anche iniettato alcuni trucchi importanti del mestiere del regista in questo film.

Ma Star Wars non è mai stato davvero di quanto sembrasse fantastico, si trattava della storia che l'ha guidata. Riposo il mio caso con Bombay Velvet. Il film sembra davvero, DAVVERO ben fatto, ma la sceneggiatura non si riassume. È evidente che il film * suona male in alcuni punti, a causa della scrittura al di sotto della media.

La prossima volta che crei un 'film in studio per un mercato commerciale', prova a concentrarti su ' script di sceneggiatura 'più che delle ambizioni commerciali. Fino ad allora, Kashyap rimarrà senza dubbio uno dei miei registi preferiti del cinema indiano. Questo film potrebbe non incarnare esattamente questa convinzione, ma le sue altre opere lo fanno, ed è sicuro affermare che A.K. semplicemente fatto un passo falso con questo film. Una Phantom Minaccia, per così dire.

Basta non entrare nel territorio di Attack of the Clones. Per favore. Ci si sente leggermente intimiditi e / o intimiditi per rivedere i film di Anurag Kashyap.I suoi film sono come le canzoni del gruppo rock americano dei Coldplay - molti di loro non hanno molto senso e perché non hanno molto senso, possono significare qualsiasi cosa. Bombay Velvet è uno di questi prodotti.

Ambientato tra la fine degli anni '40 e la fine degli anni '60 a Bombay, la storia di un migrante, Balraj (Kapoor), che vive la sua vita per crescere esponenzialmente alle sue condizioni, difficilmente convincente. Inizia la sua vita con i soldi trasportati attraverso borseggi e inizia a vivere il suo sogno sconcertante quando cade nelle grinfie di un contrabbandiere chiamato Khambata (Johar). L'accumulo è debole mentre la storia prende ritmo per impostare il tema, che riguarda l'avidità per il potere e la fama che fissa il nostro piccolo, glam-doll protagonista.

La paura dell'anacronismo è visibile dal primo frame, e la brutale attenzione ai dettagli - ricatturare (uno preferisce "reinventare", però) il Bombay degli anni '50 e '60 è il più grande momento clou del film. Ciò significa che la trama è assorbita dal cliché.

La storia di Bombay viene pesantemente affrontata mentre la trama si ritaglia, mettendo fine al crimine con un epilogo che presenta un errore di punteggiatura. Il tocco di politica che guida il genere criminale nel film è una rappresentazione più fredda degli sviluppi che hanno portato a una città ora chiamata Mumbai, che è diventata di Bombay e, è dove mi siedo ora e scrivo questa recensione. Ora, è divertente da guardare. Pochi colpi di scena familiari trasformano la sceneggiatura in un climax molto intenso. L'umorismo, se riesci a scoprirlo, è malvagio e forzato.

Kapoor è fenomenale come l'eroe del film, ma il mio cuore non ha quasi avuto il cuore per il ragazzo mentre si armava di pistola per strappare gli uomini che ha negato il proprio modo di vita esasperante e narcisistica. L'intero cast, tra cui Sharma, Menon e Basu, fa un bel lavoro rimanendo nei loro personaggi. Debuttante (questo è quello che dice il credito introduttivo) Johar sembra aver preso in prestito la sua effeminatezza naturale sullo schermo mentre fa uno spettacolo piuttosto brutto per essere un magnate cool. Il suo personaggio è come un pollo senza testa che si dimena (sic) dopo aver beccato dei cereali con altri personaggi del film. Perdonami per aver usato un dialogo dal film. Se i produttori possono plagiare (scusate, la frase giusta è & quot; essere ispirati & quot;), perché non posso?

Sono stanco di guardare le truffe di quel Padrino pistola nella spazzatura idea, e cioè quando il film inizia a confondersi. Con una colonna sonora per il climax che ti ricorda Oscar Best Picture Birdman (2014) e FX TV Fargo (2014), puoi confermare il quoziente immaginario del film. Ma fai attenzione ai più delicati avvertimenti statali anti-fumo nella storia di Bollywood.

Tutto sommato, e avendo usato pochi superlativi per descrivere la ricchezza del film, non posso usare la parola "originale". & quot; E in un momento in cui le persone vanno e muoiono per originalità e partecipano alle lotte per il copyright, un film creato dallo strappare vecchi classici di culto e idee popolari funziona? Il pubblico deve decidere. E il pugilato, se ti chiedi, dai trailer e dai manifesti, è un espediente. A parte questo, è esaustivo a 150 lunghi minuti.

LINEA BOTTOM: Bombay Velvet, come ambizione, può essere lodato per la sua configurazione artistica, di cui non manca mai di vantarsi. Ma, con un falso cattivo e un eroe troppo intelligente, la loro saga congiunta è cruda come il sangue che fa brillare i corpi degli uomini che uccide. 5/10 - media.

Può essere guardato con una tipica famiglia indiana? NO

Questa recensione è stata sponsorizzata da ProdNote (www.prodnote.com) Se provo a fare paragoni tra i Goodfellas di Martin Scorsese del blockbuster del 1990 e il nostro Bombay Velvet kashyapish, sembreranno gemelli, sebbene nati in epoche diverse. Mentre il primo ha già dimostrato di essere un capolavoro, quest'ultimo sembra semplicemente un wanna-be per quel classico.

Non c'è da stupirsi che il regista Anurag Kashyap attribuisca a Mr. Scorsese i crediti iniziali. Cerca seriamente di replicare la magia del maestro per tessere un film piuttosto cliché. L'era degli anni '60 sembra spettacolare; la musica jazz (meravigliosamente composta da Amit Trivedi) getta in una indispensabile nostalgia; i costumi in costume italiano ci riportano ai vecchi classici dei mafiosi - tutto sembra magnifico in questa fantastica post indipendenza di Bombay.

Ma per quanto tempo potresti fissare qualcosa di bello senza essere ricondotto. Bombay Velvet si colloca da qualche parte in quella categoria, dove una bella arte non riesce a formare una comunicazione praticabile con il suo spettatore.

Il problema sta nella sceneggiatura, stranamente scritta e intrecciata senza una complessa empatia nei confronti dei personaggi. Il primo atto sembra essere l'unica buona risorsa, dove i personaggi sono costruiti in modo impressionante; mirando meravigliosamente a tratti e motivazioni che costruiscono il prossimo atto.

Ma è qui che la narrazione perde il suo ritmo. Gli scrittori - Vasan Bala, Anurag Kashyap, Gyan Prakash e Thani - non sono all'altezza delle nostre aspettative di autentici conflitti (qualcosa creato in modo spettacolare da Kashyap nel duo-log delle Gangs of Wasseypur). Siamo quindi di fronte a un racconto normale di Bollywood, dove i gemelli arrivano dal nulla, gli omicidi vengono esagerati, le canzoni subiscono le impressioni e le sospensioni vengono iniettate per il gusto di iniettare.

Anche il viaggio sembra lento e noioso nei luoghi, gli attori si assicurano di impressionarci ogni volta che sono autorizzati a farlo. Ranbir Kapoor (come Johnny & quot; Big Shot & quot; Balraj) trasmette follia con stile, senza mai perdere la presa del personaggio e dandoci una performance memorabile. Anushka Sharma (nei panni di Rosie) interpreta in modo perfetto i suoi occhi durante le spiacevoli guerre di mafia.Guardala emulare una canzone triste con tale convinzione che potrebbe aver ricordato a Ranbir il suo atto di Jordan in Rockstar. Possiede la voce del suo cantante, letteralmente.

Tra gli attori secondari, solo Satyadeep Mishra (come l'amico d'infanzia di Balraj, Chimman) ha un impatto duraturo. Mentre altri talenti (Kay Kay Menon, Manish Chaudhary e Vivaan Shah) giustificano ampiamente le loro abilità nel loro limitato tempo sullo schermo. Una menzione speciale per Karan Johar per aver tirato fuori un atto di calma e moderazione. La sceneggiatura comunque non permette al suo Kaizad Khambatta di emulare più di un rilassato omosessuale mafioso.

Nel complesso, non voglio chiamare Bombay Velvet un brutto film; in effetti è molto meglio delle sciocchezze regolari che ci vengono servite nella maggior parte dei venerdì. Ma essendo un vero fan dei Kashyap, credo che Bombay Velvet sia solo un briciolo dei suoi lavori precedenti, creato per andare oltre il pubblico mainstream, con solo stile ma senza sostanza. Ti indebolirà se sei un fan di Anurag Kashyap. Ti farà impazzire se sei un fan di Anushka Sharma. Ti ucciderà letteralmente se sei un Ranbir Kapoor duro. Lo script potrebbe essere molto migliore. Sembra che non sia una Anurag Kashyap Direction, potrebbe essere molto meglio. L'azione era buona ma troppo volgare, gli omicidi, lo sparo era troppo e specialmente fumante! Il film voleva far conoscere la città vecchia di Mumbai degli anni '70, ma la direzione con molta più attenzione dovrebbe essere presa. L'atto della fotocamera è stato superbo. Karan Johar si è adattato bene al ruolo. il momento migliore, quando uscì dalla stanza e continuò a ridere! l'amore o il desiderio tra Rosie e Johnny potrebbero essere più intensi. L'amicizia tra Johnny e il suo amico era solo una cosa da notare. Ha sacrificato la sua vita per Johnny, che non ha mai condiviso soldi o posta con lui, ma ha dato la sua vita per Johnny.anche gli abiti di Rosie erano qualcosa da notare! La seconda metà del film è molto meglio della prima metà del film, la seconda metà ha più colpi di scena e piuttosto un cambiamento di umore! Il film potrebbe essere molto più bello.questo era il film più atteso dell'anno, ma purtroppo non poteva essere così colpito! Non poteva dare quanto promesso!


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