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Avendo aspettato anni per vedere questo film, sono rimasto sbalordito da quanto sia pessimo, una produzione Hammer che ha puri cockneys che giocano a guardie giapponesi !, i barcollanti recitatori sono assolutamente inaccessibili! Prendiamo ad esempio Hammer per molto tempo Michael Michael Ripper che quando una guardia giapponese scoppia a ridere ogni volta che si trova in una scena, il capo della guardia che è chiaramente di origine indiana è un altro membro del cast, il comandante del campo è anche un altro attore britannico che lo ha preso in mano, pensavo che si fossero allontanati partendo da una pantomima di Alladin !, la premessa per tutte le polemiche sul fatto che fosse brutale al di là di ogni immaginazione mi ha fatto grattarmi la testa, ho visto di peggio in un Tom & amp; Cartone animato Jerry.
Anche se non è buono come i commenti di un poster, non è affatto male come dice l'altro recensore. Sì, c'è qualche trucco scadente delle guardie giapponesi, ma se puoi ignorare che troverai la storia stessa è abbastanza buona per portare il film. Un gruppo di Allied p.o.w.s si trova in un campo controllato da un comandante meno che amichevole. Spara ai prigionieri per lo sport e lavora a morte in una miniera locale. Ha anche fatto sapere che se il Giappone perde la guerra ucciderà tutti i prigionieri. La polizia ha scoperto che la guerra è finita e ha inscenato una rivolta con armi fatte in casa e alcune granate che avevano nascosto in fondo a una latrina. Non è un vincitore mondiale ma un OK time-waster.

G.G. Ottimo film di guerra. Questo film è disponibile su video / DVD? Ancora una volta è uno di quei film che sembra essere scomparso nella storia del cinema. Essere realizzati in bianco e nero sembra dare al film più autenticità. Carl Mohner è eccellente come leader dei prigionieri. È difficile dire qualcosa di negativo su questo film. La trama è semplice, ma avvincente. I giapponesi non sanno che la guerra è finita. I prigionieri hanno scoperto e hanno paura di ciò che accadrà a loro una volta che il comandante del campo sadico acquisisce questa conoscenza. Gli alleati si stanno avvicinando e la tensione sale. Non ci mancherà questo se si tratta del piccolo schermo. Forse forse non nella stessa lega c'è "il Ponte sul fiume Kawi"; oppure & quot; The Great Escape & quot; è comunque un eccellente P.O.W. film a se stante. Quindi perché non è su DVD?
Uno dei soli quattro film di guerra Hammer, questo è un dramma di guerra estremamente efficace e spesso straziante. Ha una sceneggiatura molto forte di John Manchip White e Val Guest mentre la direzione di quest'ultimo è eccellente in quanto è in grado di mantenere un livello molto alto di tensione per gran parte del film.Il film si svolge su una piccola isola - che viene utilizzata come campo di prigionia dalle forze giapponesi occupanti - al largo della costa della Malesia, com'era allora, nell'agosto del 1945. Brutale e inesorabile per gli standard del tempo, lo fa Non tira pugni nella raffigurazione delle atrocità giapponesi contro i loro prigionieri e, come tale, è stato criticato per essere stato violentemente gratuito quando è stato rilasciato. Il film è stato presumibilmente basato su un vero incidente. Non è allo stesso livello del successivo film di guerra di Hammer & quot; Yesterday's Enemy & quot ;, anch'esso diretto da Guest, ma è comunque un film eccellente.

Il film è interpretato da André Morell, il migliore dello studio protagonista dell'uomo dopo Christopher Lee e Peter Cushing, in una eccellente interpretazione del colonnello Lambert. È un forte disciplinare che non accetta gli sciocchi volentieri e si rifiuta di lasciare che le norme scivolino nonostante il fatto che lui ei suoi uomini siano stati imprigionati per più di tre anni. Mentre lui non è il "padre per i suoi uomini & quot; tipo di ufficiale comandante, è profondamente preoccupato per il benessere dei suoi compagni di prigionia. La ragione per cui Lambert è così desideroso di mantenere la disciplina è che crede di dare agli uomini una struttura nella loro vita che li aiuti a sopravvivere e penso che abbia un punto lì. Lambert è ostinato e autoritario, ma questi sono tratti caratteriali che lo servono bene in base alle circostanze e, alla fine, servono bene gli altri prigionieri. Avendo ordinato una campagna di sabotaggio contro l'equipaggiamento giapponese, le radio dei loro rapitori non funzionano. Di conseguenza, non sanno che la resa giapponese è stata annunciata alcuni giorni prima, cosa che è aiutata dal loro isolamento dalla terraferma. Tuttavia, Lambert e Piet van Elst sono stati in grado di ascoltare un rapporto sulla resa prima che buttassero fuori tutte le radio. Mentre il sadico Comandante Yamamitsu si è impegnato a giustiziare ogni uomo, donna e bambino nei due campi di prigionia dell'isola quando il Giappone perde la guerra, Lambert è comprensibilmente disperato per mantenere le notizie da lui.

Il film beneficia della presenza della migliore interprete di Hammer Barbara Shelley nel cast come Kate Keiller, la dottoressa nel campo delle donne e dei bambini che deve affrontare condizioni terribili sanitarie e un'epidemia di colera. È una donna intraprendente con una grande forza interiore da attingere, ma è stata spinta al limite della sua resistenza dopo tre anni di prigionia, come molti altri prigionieri di sesso maschile e femminile. Dopo che il marito riconquistato Robert viene ucciso di fronte a lei, Kate dice a un ufficiale giapponese esattamente quello che pensa di lui e il modo in cui vengono trattati i prigionieri, il che rende una scena grandiosa. Walter Fitzgerald è molto bravo come l'ex commissario britannico Cyril Beattie, che ingenuamente crede che Yamamitsu possa essere ragionato se la situazione gli viene spiegata. È solo dopo la morte della sua amata moglie Helen che realizza il suo errore.

Una cosa che distrae molto del film è che, a parte gli extra, nessuno dei personaggi giapponesi è interpretato da attori che guarda anche lontanamente giapponese. La veterana del martello Marne Maitland, nata in India, è la meno convincente del capitano Sakamura, secondo in comando del campo, e l'unico altro personaggio giapponese a ricevere un nome. Ha una voce stupida che è molto distraente e molto deludente dal momento che è eccellente in molti dei suoi altri film. Ronald Radd non ha dialoghi in inglese, ma è opportunamente intimidatorio come Yamamitsu. Tuttavia, l'attore più prolifico di Hammer, Michael Ripper, ha un cameo bizzarro come un gioviale pilota giapponese che si rallegra del fatto che la guerra sia finita. È la cosa più vicina che il film abbia a un simpatico personaggio giapponese. Il film presenta delle belle interpretazioni da parte di alcuni altri sostenitori dello studio come Michael Goodliffe, Michael Gwynn, Wolfe Morris, Edwin Richfield e Richard Wordsworth, nonché Phil Brown nel ruolo del comandante della Marina statunitense Lt. Comandante Peter Bellamy che quasi rivela che la guerra è nel complesso.

Nel complesso, si tratta di un film estremamente divertente che ha spinto i confini di ciò che era accettabile nel cinema britannico alla fine degli anni '50 con la sua rappresentazione della violenza. I collegamenti con & quot; Bridge on the River Kwai & quot; andare oltre l'ambientazione del campo di prigionia giapponese e la presenza di Andre Morell; c'è lo stesso tema dell'ufficiale comandante il cui comportamento sembra sempre più irragionevole di fronte alle privazioni dei prigionieri, il solitario americano in contrasto con gli affamati soldati del Commonwealth e un finale moralmente ambiguo. In un certo senso questa produzione Hammer soffre meno di compromessi politici, non essendo obbligata a introdurre un attore principale americano a beneficio del botteghino americano, ma bisogna dire che qualsiasi difetto può esistere nel film di David Lean, & quot; The Camp su Blood Island & quot; in definitiva non c'è competizione. È un'immagine decente ea volte coraggiosa (anche le donne sono mostrate che perseguitano il sospetto collaboratore in mezzo a loro) ma non ha gli stessi semi di grandezza.

C'è una bella recitazione in mostra, entrambi dagli attori che interpretano i giapponesi, che trasmettono un senso di cultura aliena senza diventare ridicoli, e quelli che ritraggono i prigionieri fisicamente prosciugati e affamati: i colpi iniziali del giovane che lotta per scavare la propria tomba disturbano attivamente, sia per la sua apparente emaciazione e per i suoi trascinanti movimenti di totale collasso. André Morell, ovviamente, domina il film come l'ostinato e autoritario colonnello Lambert, e in un certo senso la struttura della trama consiste nel giustificare gradualmente il suo comportamento apparentemente irragionevole - ma non è così semplicistico, e la rivelazione delle conseguenze finali del suo le decisioni (è stato, in definitiva, tutto inutile?) lascia una nota di deliberata ambiguità.

I prigionieri nel campo delle donne sono, forse inevitabilmente, mostrati come piuttosto più affascinanti dei loro colleghi maschi, con i loro disfacimento un gesto simbolico verso la fame e la malattia dichiarate nella sceneggiatura. Barbara Shelley, interpretando Kate, appare piuttosto sana nei suoi primi piani per il grado di debolezza e collasso che dovrebbe ritrarre durante la sua fuga. Ma non sorprende che questo è un film dominato dagli uomini, e tutti i personaggi davvero intriganti sono maschili. Lo stesso Lambert e il irritabile diplomatico Beattie, irritati da quello che lui vede come il maltrattamento militare della loro situazione. Padre Paul, mettendo a repentaglio la sua vita e la sua stoffa per trasmettere messaggi attraverso il mezzo della messa funebre. L'ex piantatrice Van Elst, spinta a ripetuti e rischiosi sabotaggi.

Per un film condannato in uscita per la sua "orgia di atrocità", & quot; The Camp on Blood Island & quot; è in realtà abbastanza contenuto in ciò che è implicito, e tanto meno mostrato sullo schermo: gli orrori e la "bestialità" giapponese sono tanto psicologici, basati su meschine umiliazioni e anticipazioni, come qualsiasi altra cosa. Questo non è tortura porno - la cosa peggiore che vediamo è un mitragliamento, più una decapitazione pulita. (& quot; Bridge on the River Kwai & quot; in realtà va oltre in questo senso). Ma non c'è mai alcun dubbio che la situazione dei prigionieri sia orribile, e che alla fine siano pronti a buttare via vite in un disperato tentativo di sopravvivenza di gruppo.
Deep in Malaya, as World War II is rapidly coming to an end, men, women and children, trapped by the Japanese invasion, are held captive in the Blood Island prison camp. Knowing that Yamamitsu, the sa

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